E-learning e tendenze del futuro: 10 consigli dai Top Influencer della formazione in piena Digital Revolution

E-learning digitale

“Se stai ponendo in essere un programma e-learning in digitale, il punto da cui devi partire non è il Digitale”.

Interessante punto di partenza sulle tendenze e sui futuri trend dell’e-learning in piena Digital Revolution, quello di Kirstie Greany, Academy Director di Elucidat.

Sorprendente il messaggio proveniente dai maggiori influencer dell’e-learning aziendale. Ecco cosa pongono al centro di un programma di formazione di successo 10 esperti del settore, tra cui psicologi, ricercatori, freelancer e responsabili della formazione di tutto il mondo.

Cosa si consiglia a coloro che vogliano realizzare un progetto e-learning di successo in piena Digital Era?

Questa la prima delle tre domande poste ai 10 esperti nell’ambito della conferenza Learning Technologies 2018 sulle Tecnologie della Formazione di Londra, tenutasi quest’anno. Abbiamo raccolto e suddiviso le loro intuizioni e i loro consigli in 6 macro aree, per renderti ben edotto su quali siano i parametri chiave del il tuo prossimo progetto di e-learning di successo. Il Digitale ha repentinamente cambiato i parametri della formazione: non smettere di apprendere, se vuoi far sì che si apprenda davvero.

Scopriamo quindi quali sono i passi da fare, ovviamente dopo aver scelto la giusta piattaforma e-learning.

Ecco i nostri spunti per la tua strategia di successo.

1. Fissare gli obiettivi e procedere con ordine

L’importanza di avere obiettivi definiti dall’inizio è il primo messaggio dei nostri esperti: senza una chiara linea d’azione sostenibile, non si gettano buone basi per il successo generale del progetto.

“Analizzare il problema prima di proporre una soluzione, punto e basta. Solo il 55% di noi lo fa.” – Laura Overton: CEO e fondatore, Towards Maturity

“Se stai avviando un progetto di apprendimento digitale, il punto di partenza non è digitale. Il punto da cui partire è: “chi è il mio target di riferimento?”, “Di cosa ha bisogno?”, “Qual è il problema che sta affrontando, quale la soluzione?”. Siate abili e onesti lettori delle vostre analisi: di solito, si tratta di un problema aziendale.” – Jo Cook: Editor di Training Journal

E se non lo fai? Beh, David Perring, direttore della ricerca di Fosway Group, dice semplicemente:

“Se non conosci a fondo i tuoi obiettivi, è possibile che realizzi un bel progetto, ma non farai alcuna differenza.”

2. Non agire da…falena

Per quanto risulti allettante volare “verso la luce” come una falena, è necessario voltarsi e focalizzarsi sempre sul problema, sul tuo bisogno. Dirigi le tue idee verso la soluzione o la tecnologia che desideri provare e concentrati, prima di tutto, su ciò che deve essere risolto.

“Non lasciare che sia la tecnologia a guidarti. L’inseguimento della  “luce” può fornire risultati apprezzabili, ma può non risultare  necessariamente funzionale a ciò che stai effettivamente cercando di ottenere. Pensaci.” – Stephen Walsh, Direttore JamPan and AndersPink

“Tutti sono alla ricerca di un proiettile d’argento – l’ultima e migliore innovazione che scalzerà inevitabilmente la precedente. Spesso però sono proprio le basi a generare le difficoltà maggiori. Qual è il core del tuo  business? Come puoi facilitarne l’apprendimento e l’esplicazione? Che cosa genera la soluzione che proponi nell’animo del tuo user?” – Fiona Quigley: Digital Learning Innovator, Logicearth

3. Scava a fondo per trovare la tua chiave d’oro

Trovare la fonte del problema o il divario che l’apprendimento e lo sviluppo si prefiggono di superare è importante quanto trovare la soluzione giusta. Tuttavia, non è sempre facile da individuare. Almeno non in assenza di alcune analisi approfondite:

“Il mio problema sono le prestazioni? Un comportamento? Una competenza? Un’abilità? Una conoscenza? E qual è il contesto? Chi e come ne è coinvolto? Questi, i quesiti che devi porti ben prima di pensare di proporre la soluzione. ” – Laura Overton, CEO di Towards Maturity

Tale analisi dettagliata viene spesso messa da parte, ma è in realtà cruciale per il successo di un programma di formazione. La nostra guida gratuita ha come scopo centrale proprio quello di catturare le esigenze del pubblico. Vuol fornire supporto a tutti coloro che debbano implementare con successo un progetto di formazione. Desideriamo concretamente coadiuvare la ricerca degli obiettivi, passo dopo passo. La creazione di profili chiari e una segmentazione di audience ben fatta è fondamentale, a tale scopo. Non sarete certo gli unici a incentrare il vostro interesse sugli utenti, in Rete…È necessario apportare un valore aggiunto reale, concreto e tangibile nella vita dello user, che si stia formando o stia semplicemente provando a soddisfare un bisogno.

4. “Viaggia” con i tuoi studenti sulla macchina della formazione

Non sorprende che Stella Collins, specialista, psicologa e autrice, abbia tenuto sempre a mente gli studenti quando le abbiamo posto alcune domande: consiglia infatti a tutti i formatori in digitale di mettere insieme quanti più dettagli possibili circa le modalità apprendimento delle persone. Come lo fanno? Secondo quali parametri?

Scopri come le persone imparano, prima di progettare il tuo progetto e-learning in digitale. Lavora con lo studente, non con la tecnologia.” – Stella Collins, Direttore Creativo di Stellar Learning e autrice di “Neuroscienze per l’apprendimento e lo sviluppo

In qualità di psicologo dell’apprendimento, Stella sa bene cosa serve per far sì che le nozioni apprese attecchiscano a fondo negli animi dei discenti, trasformandosi virtuosamente in comportamenti e abitudini a lungo termine. Che tu sia un esperto in psicologia dell’apprendimento o no, c’è ancora una trappola secolare in cui le persone cadono:

“Troppo spesso, le persone si concentrano sul contenuto tralasciando di netto ciò di cui lo studente ha bisogno in termini di tools.” – Sam Taylor: Responsabile dello Sviluppo Digitale, Hitachi Rail Europe

Anche Sam Taylor, Manager e Progettista di Sviluppo Digitale, sembra sostenere la tesi senza mezzi termini. Il suo punto cardine è “Pensa allo studente, non al materiale di partenza”.

5. Intraprendi piccoli, intelligenti e specifici passi

Il Dott. Ben Betts, degli Innovatori dell’Apprendimento Tecnologico HT2 Labs, incoraggia le persone a staccarsi dalle norme ferree, ma…

“Prova qualcosa per la prima volta. Spingiti oltre i limiti di ciò che è attualmente possibile nella tua azienda e fa’ del tuo progetto un valore aggiunto e d’impatto sul tuo business – riduci il tempo necessario per portare le competenze necessarie nel tuo Team, ma rendi questo tempo d’immenso valore. Sii semplice, ma efficace.” – Dott. Ben

Think out of the box

6. Curare i contenuti non sempre vuol dire “crearli” ex novo

La cura dei contenuti è ben distante dalla mera produzione degli stessi. Assicurati d’aver fatto un profittevole recap di quanto già esiste in Rete e di come si possa efficacemente reimpiegare, prima di disperdere tempo ed energie sulla creazione dei contenuti. Potresti scoprire che quanto è già stato prodotto ha in realtà un immenso valore per la tua audience di riferimento…

La Rivoluzione è Digitale. La tua Education è pronta a cavalcarne l’onda?

Try this @ home…

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